Home Page EnnaOnLine
|
| HOME PAGE ENNAONLINE
| contattaci | mappa del
sito |
Vai a "L'Ora Siciliana", giornale di cultura, politica, storia (e controstoria) di Sicilia
|
|
ENNA, PROVINCIA MUTILATA
Senza i Mosaici e Morgantina ma con l'Universita'
Angelo Severino
|
ENNA, PROVINCIA MUTILATA Perderebbe i Mosaici e Morgantina
Pubblicato su "EnnaOnLine" cartaceo in distribuzione gratuita dal 18 ottobre 2006
Enna, 18 ott. 2006 - Nel caso in cui il comune di Piazza Armerina con 20.704 abitanti (dati Istat a gennaio 2005) e quello di Aidone con 5.462 abitanti entrassero a far parte dell’istituenda provincia regionale di Gela, la popolazione legale residente in provincia di Enna si ridurrebbe dagli attuali 174.426 abitanti a 148.260, molto al di sotto della soglia minima dei 180.000 per rimanere provincia. In base all’attuale normativa (Legge regionale 6 marzo 1986, n. 9), dunque Gela non può diventare provincia perché ciò farebbe scendere la popolazione di Enna al disotto dei 180.000 abitanti.
E a niente servirebbe la buona volontà di alcuni sindaci del Messinese disposti a transitare nell’Ennese. Innanzitutto, perché non compenserebbero il numero di abitanti persi con Piazza Armerina e Aidone e poi perché non è così facile (in base all’attuale normativa) che ciò possa presto avvenire come, al contrario, "promette" Paolo Colianni che del "promettere ne ha fatto sua principale ragion di vita". Tanto è vero che, per raggirare l’ostacolo e consentire a Gela di diventare una nuova provincia, arriva in soccorso alla proposta di Calogero Speziale (Ds) il disegno di legge n. 177 del 3.7.2006 a firma di Salvatore Fleres (Fi), il cui art. 3 così recita:
«Nel caso di istituzione di nuove province regionali e di modifiche degli ambiti territoriali delle province esistenti, per le province regionali preesistenti il venir meno dei requisiti di popolazione, previsti dal terzo comma dell’articolo 5 della legge regionale n. 9 del 1986, non determina l’estinzione dell’ente che continua a operare con ambiti di popolazione e territoriali ridotti». Tradotto in pratica, significa che la provincia di Enna continuerà a esistere anche senza i comuni di Piazza Armerina e Aidone. Significa anche che, finalmente, Gela sarà capoluogo della decima provincia siciliana formata da Butera, Mazzarino, Niscemi, Licata e (naturalmente) da Piazza Armerina e Aidone.
Per un attimo, adesso chiudete gli occhi e immaginate la provincia di Enna senza più la Villa del Casale e Morgantina. Non preoccupatevi perché ci rimane pur sempre l’università fortemente voluta e, chissà, come sostiene qualcuno, pagata forse a caro prezzo!
Angelo Severino
|
|
Articolo inserito
domenica 22 ottobre 2006
alle
18.32
|
I
commenti a quest'articolo (23) |
28/10/2006 19:54:09
-
e fanno bene |
e fanno bene a togliere la provincia di Enna perchè è stata solo in grado di produrre personaggi incapaci che hanno sperperato soldi per niente (o meglio per sè); dovrebbero togliere anche il comune di Enna perchè a Enna c'è solo una mentalità fascista del padrone e dello schiavo in tutte le cose, per esempio ROGA che fa lavorare le persone per 9 ore al giorno e le paga manco la metà di quello che dovrebbe dare, facendogli firmare però una regolare busta paga. Queste cose tutti li sanno ma nessuno lo dice. Se questo non è fascismo? |
30/10/2006 20:56:30
-
Pop - Caz- Lungo. |
Care Amiche, Cari Amici, del pop-Caz-Lungo prima di parlare di cose che non hanno senso, = Parliamo di acqua perchè tra poco ci romperanno il Cu::::: Sapete quanto guadagna il Presidente di Enna Acqua? Caro toto con lato, rifiuti è ato acqua ci ai rotto tutti dungue vedi di rimediare e non fare lo strego,ne Enna. Sei Finita nella Mer..... tutti questi pol.... da Mir.... Angel,,,,,Grimaldel,,,, Terminetor Ecc, eccer |
31/10/2006 14:04:34
-
Giuseppe x (e fanno bene) |
Caro tu o cara tu, evidentemete la tua ignoranza supera i limiti dell'umano, perchè non ti hanno mai insegnato che bisogna rispettare il prossimo e che Enna e la Sicilia intera hanno cominciato a vedere la luce negli anni '30, periodo in cui grazie ad un certo Benito Mussolini in sicilia sono state costruite le reti autostradali, gli impianti sportivi, le scuole, gli ospedali, le case colonia, ponti, edifici pubblici, diritti dei lavoratori, pensioni, diritti alla donna, domenica non lavorativa, sabato mezza giornata, vacanze per le festività, sanità gratuita, regolarizzazione fiscale anche delle biciclette e degli asini da tiro. Bisogna scindere gli ideali politici ed essere coerenti, gurdando ai fatti e non ad alcuni ideali pilotici che rappresentano solamente utopia, riconoscendo i meriti a ciscuno che li merita. Non ci crederai ma non sono ne un politico e neanche di ideali fascisti ma puramente democratici, però so almeno riconoscere i meriti. |
02/11/2006 22:07:19
-
WALTER CT |
Tra un po andrà a finire che ogni borgo di pecorari vorrà avere una provincia propria. Il caos più totale. Grazie alla sinistra |
03/11/2006 23:37:39
-
x giuseppe |
caro giuseppe io queste cose le so benissimo, ma purtroppo con la situazione attuale non c'entrano niente perchè i signori che ci governano hanno distrutto in primis tutti gli ideali su cui poggia qualsiasi ragionamento, (in maniera del tutto volontaria perchè nel caos possono fare meglio i porci propri) quindi se ci deve essere rinascita forse è meglio ripartire da zero, ed a Enna questo può succedere togliendo ogni forma di potere alla gente che ci governa e quindi a noi che gli permettiamo di farlo in questo modo. Ma guardiamoci attorno come siamo ridotti, servizi inesistenti, dalle strade inservibili agli asili nido che fanno schifo, dalla spazzatura per strada ai monumenti deteriorati, dalla mancanza di strutture per fare sport o di un cinema decente alla mancanza di parcheggi ( avolte dal caos che cìè sembra di essere a Catania o Palermo), e senza parlare di cose più importanti come l'ospedale con reparti e servizi non proprio all'altezza di un capoluogo di provincia (pochi sono i reparti che funzionano) o la mancanza di uno sviluppo ordinato della città (basta che si costruisce e tutti i posti vanno bene), la mancanza di imprenditori che vedano anche al di là del proprio guadagno cosicché ci sono molti casi come quelli della ditta ROGA che paga i dipendenti la metà di quello che gli spetta facendosi però firmare la busta paga ecc.... Certo ad Enna da un pò c'è l'università, ma anche questa da elemento positivo si sta trasformando in negativo perchè non si è pensato a cosa costruire attorno ad essa per gestire il flusso di persone che arrivano (si sono fatti contenti un bel pò di furbi che affittano come abitazione di tutto per guadagnare e a che prezzi). Perciò caro Giuseppe tutto quello che è Enna oggi non c'entra niente con quello che si è fatto in passato e con gli ideali che l'hanno accresciuta, la verità è che siamo governqati da una massa di incapaci e anche da alcuni che pur avendo le capacità sfruttano il potere per arricchirsi. |
04/11/2006 22:48:24
-
x il msg precedente |
Guarda che il mal governo stà dapertutto, soprattutto in meridione. in sicilia non credo ci sia provincia, capoluogo, comune che non ne siano vittime. Non addossiamo tutto a Enna |
07/11/2006 20:40:17
-
au |
la ditta ROGA si arricchisce anche alle spalle dei lavoratori; li paga dandogli la metà di quello che fa firmare in busta paga. Come si può fare in modo che ciò finisca? |
09/11/2006 12:21:07
-
x au |
Rispondo alla tua domanda. La soluzione c'è ed è semplicissima: Dato che tu sai queste cose, prendi coraggio, cerca le prove e denunciali tutti !!! |
14/12/2006 20:07:17
-
ciccio |
L'ipocrisa e l'indecenza di certi politici ennesi non ha davvero mai fine..
Oggi su una tv privata è stato trasmesso un servizio sulla prossima conferenza stampa del centrodestra ennese.
Ebbene, a quel tavolo erano seduti tutti i responsabili della FINE del centrodestra di Enna. Che faccia tosta!!
E dire che molti di loro hanno già preso brutte batoste elettorali, perchè gli ennesi hanno finalmente capito chi sono i veri traditori.
Speriamo che nell'ambiente politico del centrodestra ennese non si vedano più certe facce, perchè in caso contrario gli elettori ennesi torneranno a punirli come meritano. Vogliamo facce nuove. Non i soliti incensati dall'alto. Ne i traditori. |
17/12/2006 13:51:29
-
Mr. K |
Caro ciccio hai proprio ragione. Non capisco come personaggi noti a tutti abbiano la faccia tosta di volere ricostrutire il centrodestra di Enna, quando sono stati proprio loro, per ambizioni personali, gelosie, e inciuci di palazzo, ad avere votato la sfiducia. Ma che vadano aff.. questi traditori! Adesso si presentano con la faccia "pulita" in nome del rilancio del centrodestra.
Gli ennesi non sono così ingenui. Che si presentino pure alle prossime competizioni elettorali, gli ennesi sapranno ricambiarli e avranno ciò che meritano!! |
22/12/2006 16:23:47
-
ennalibera |
..non vi siete accorti che siamo tutti schiavi della sinistra, a Enna e provincia non si muove foglia che i nostri politici debbono intervenire, io ho votato per la sinistra, ed ora vomito solo al pensiero di averlo fatto; finalizzando gli studi noi giovani ci dobbiamo aggrappare a loro affinché ci trovano da sistemarci,sono tutti uguali lestofanti ipocriti... la politica dei morti di fame ecco cosa siamo capaci di fare, ambire a fare il leccaculo vita natural durante.... ma svegiatevi!!!! basta al leccaculismo di provincia fuori gli attributi..... |
24/12/2006 13:31:37
-
mah! |
se votavi per la destra secondo te la storia era diversa? Sono tutti un pugno di ladri cominciando da quel mafioso di Crisafulli che di sinistro ha solo i suoi affari! Tutti lo sanno che i nostri politici sono il peggio che ci sia in circolazione ma tutti vanno a leccargli il culo... Buona leccata a tutti!!!! |
24/12/2006 18:49:52
-
ZOSER |
CARI AMICI MI SENTO DI SCRIVERE SU UN DISCORSO FINALMENTE MOLTO SERIO ANZICHE' LE LORDURE CHE SI LEGGONO DA UN PO DI TEMPO IN QUESTO SITO.NELLA NOSTRA CITTA', SI E' FATTO DA SEMPRE UN DISCORSO DI TUTELA DEI PROPRI ORTICELLI,
SACRIFICANDO SEMPRE LA POPOLAZIONE, E CALPESTANDO LE REALI NECESSITA' DI UNA COMUNITA' QUELLA ENNESE NELLA FATTISPECIE
CHE IGNARA HA SUBITO E ANCORA SUBISCE LE ANGHERIE DI QUESTI VIGLIACCHI APPROFITTATORI E DELINQUENTI.LA COSA PEGGIORE E'QUELLA CARI AMICI, CHE NELLA CITTA'A TUTTOGGI NON C'E'NULLA DI NUOVO CHE POSSA FARE PENSARE AD UN INVERSIONE DI ROTTA.LA COSIDETTA SOCIETA' CIVILE TACE, I GIOVANI TACCIONO ,LE ASSOCIAZIONI SUBISCONO IN SILENZIO.CREDO CHE SIA ARRIVATO IL MOMENTO DI DIRE BASTA,DI INVERTIRE LA ROTTA DI METTERE IN CAMPO NUOVE IDEE, LIBERIAMOCI DEI CONTENITORI LIBERIAMO PIUTTOSTO I CONTENUTI, CERCHIAMO UOMINI CREDIBILI COME NOSTRI AMMINISTRATORI CREIAMO UN MOVIMENTO DI IDEE AL DI FUORI DELLA POLITICA TRADIZIONALE.LA CITTA' E' DI TUTTI NON PERMETTIAMO A NESSUNO DI CALPESTARE LA NOSTRA DIGNITA'E DI OFFENDERE LA NOSTRA INTELLIGENZA.IL MIO VUOLE ESSERE UN INVITO A TUTTI I CITTADINI LIBERI,RIAPPROPRIAMOCI DELLE NOSTRE VITE MANDIAMOLI AL DIAVOLO QUESTI SCIACALLI MATRICOLATI,NON ABBIATE PAURA DI DIRE NO, NON TI VOTO,IO NON CI STO PIU'.NELL'ATTESA DI UN CONFRONTO, ALLA REDAZIONE E AGLI ENNESI TUTTI,UN SERENO NATALE
AUGURI ZOSER |
22/03/2007 17:01:58
-
Amico di ZOSER |
Caro ZOSER una cosa e certa forse lo sai di già nelle elezioni precedenti della nostra città si sono presentati 392 Candidati al consiglio comunale e sei (6) aspiranti a Sindaco (come dici Tu)>>,,Mandiamoli tutti al diavolo questi sciacalli matricolai>>,, devo dirti che forse hai ragione. Però, mi preme chiederti che cosa hai fatto Tu per fermare questa scalata al potere di questi Signori con la S maiuscola! Inoltre ti chiedo " Sempre con il tuo permesso" se ti sei mai prodicato alla politica è se ti sei candidato qualche volta alle comunali sia come consigliere comunale e sia come aspirante deputato a Sinaco e scusa se ti chiedo troppo che tipo di contribu dai alla collettività di questa citta sicuro di una tua risposta ti saluto. |
14/04/2007 19:52:19
-
zoser |
caro amico mi scuso intanto per una risposta cosi'ritardata ma sai sono stato parecchio fuori sede e'non ho potuto consultare il sito.io sono stato candidato,con un discreto successo alle elezioni amministrative,non ho fatto nessuna campagna elettorale ho avuto consensi da amici sinceri e da conoscenti che hanno condiviso il mio strano,per questa citta'modo di pensare e di intendere la politica quella con la P maiuscola.faccio da anni sindacato,con successo,ho delle aziende in citta'ed anche fuori dalla nostra provincia,quelle su enna li vedo continuamente minacciate da una politica assente,ed incompetente,incapace di programmare il futuro di una piccola realta'come Enna.Incapace di identificare i bisogni dei giovani cieca nel vedere a che stato di degrado e' la citta'muta nell'ascoltare i progetti di tante aziende che con il loro contributo potrebbero fare molto,si confrontano solo tra di loro per logiche spartitorie risse per due soldi di sottogoverni,sai caro amico quanti ne ho rifiutati?,la mia e' quasi una guerra solitaria,basti vedere che ho lanciato a dicembre quella riflessione e solo tu dopo molti mesi hai raccolto.questo vuole dire che la n/s citta' e morta che non c'e'confronto ne idee per cambiare le cose.aspetto con ansia una citta' che finalmente sia causa e non effetto solo allora si potra'parlare di vero cambiamento.
io comunque non mi arrendero'mai e non arretro delle mie posizioni mi sento quasi un privilegiato in questa citta'di persone facilmente ricattabili.
baci zoser. |
21/06/2007 20:46:14
-
alphonsedoria |
PENZA
Di
Alphonse Doria
Siculiana, 5 giugno 2007
Chi ha pensato che ho commesso un grave errore di ortografia, consiglierei di non continuare a leggere, perché nutre così tanti pregiudizi da non lasciargli aperture mentali. Dicendola alla Renzo De Felice, è nutrito dal pensiero razionalizzante che gli farà rimbalzare qualsiasi concetto in opposizione o differente al proprio.
Chi ha pensato che ho voluto fare una provocazione allora possiamo discutere e confrontarci sulle nostre posizioni anche se differenti.
Chi ha letto semplicemente una parola scritta in siciliano, significando di pensare in siciliano, posso affermare che forse ne sa più di me e avrei voglia di ascoltarlo per imparare qualcosa ancora.
Io errori di scrittura ne faccio così tanti da sentirmi presuntuoso il solo accingermi a scrivere qualsiasi cosa. Me ne faccio un alibi, anzi più di uno. Il primo che non ho fatto una scuola elementare giusta, maggiormente il primo e il secondo anno. Messo in una classe di emarginati sociali, il primo anno sensa insegnante, il secondo con il professore Nanà (bonarma), terzo quarto e quinto etichettato minorato mentale e misu all’agghiuni. Ma su gli errori sia di ortografia che di sintassi vorrei aggiungere un contributo importantissimo che ho trovato con mia grande soddisfazione nel libro SICILIA scritto dal grande professore Giovanni Ruffino Editore Laterza a pagina 106 nel capitolo Dialetto e lingua nella scuola. Il quale afferma che la scuola è il luogo dove l’incontro tra siciliano e italiano può diventare “scontro”, talvolta con effetti traumatici. Le conseguenze saranno in tal caso molto negative sia sotto l’aspetto psicologico, sia nell’apprendimento della lingua italiana. (…) Bisogna invece favorire e valorizzare l’incontro tra il dialetto e la lingua. Sarà dunque necessario non mortificare - e anzi valorizzare - il patrimonio dialettale e al tempo stesso far maturare un uso corretto della lingua italiana, senza che ciò debba comportare l'abbandono del dialetto.
Ma cosa è effettivamente un errore?(…) bisogna convincersi del fatto che l'errore di lingua non deve essere considerato una trasgressione da punire con una «multa». L'errore è un fatto del tutto normale, inevitabile in chi sta apprendendo una lingua, che si può eliminare con un esercizio paziente, intelligente e - perché no - anche divertente. Ancora oggi nelle scuole, a maggior ragione quelle d’obbligo, la lingua siciliana viene demonizzata. Chi compie un errore di lingua ghettizzato e avvolte anche ridicolizzato, pensando le maestre di agire nel bene, invece fanno male il loro mestiere e male alla propria anima. Su questo argomento spero di potermi dilungare in avvenire, in occasione della premiazione sul 2° Concorso di Lingua Siciliana.
Il titolo scaturisce nella richiesta di chi legge di pensare un po’ in siciliano su alcune vicende che sinceramente mi fanno scaturire l’esigenza di scrivere e mettermi a confronto con quanti lo vogliono, ringraziando a questo straordinario mezzo democratico che è internet.
Mi ricordo sempre nella fatidica scuola elementare che una volta ogni tanto ci univano una classe femminile e una maschile per farci cantare in coro: Fratelli d’Italia, Il Piave mormorò e qualche altra cazzata del genere. Ora, anche se gli scolari non hanno bisogno di andare a trovare le compagnette perché sono tutte classi miste, e allora aveva la sua importanza… avverto che le canzoncine educatrici ci sono ancora. Una sta andando proprio di moda ed è quella del bravo Fabrizio Moro vincitore di Sanremo Giovane di quest’anno dal titolo PENSA. Navigando ho trovato il testo, è con una scarna punteggiatura, però tanto quanto basta per potere individualizzare bene il soggetto della frase a mio avviso incriminante.
Ci sono stati uomini che hanno scritto pagine
Appunti di una vita dal valore inestimabile
Insostituibili perché hanno denunciato
il più corrotto dei sistemi troppo spesso ignorato
Uomini o angeli mandati sulla terra per combattere una guerra
di faide e di famiglie sparse come tante biglie
su un isola di sangue che fra tante meraviglie
fra limoni e fra conchiglie... massacra figli e figlie
di una generazione costretta a non guardare
a parlare a bassa voce a spegnere la luce
a commentare in pace ogni pallottola nell'aria
ogni cadavere in un fosso.
Premesso che, tra i miei Eroi Siciliani (eroi nel vero senso della parola e Siciliani nel vero senso della parola) vi sono FALCONE e BORSELLINO. I quali hanno subito l’abbandono dello Stato Italiano e la manovalanza mafiosa. Quest’isola di sangue che è la nostra Sicilia anche se con tante meraviglie, concediamo la rima con conchiglie, massacra figli e figlie, è vero che fa rima ma il quadro che ne segue è quello di Bahgdad. Mi sorge un dubbio: Fabrizio Moro è mai venuto in Sicilia? Oppure l’immagine che ha è solo quella virtuale di un certo cinema e di una certa televisione? Ultimamente è stata messa in riedizione economica tutta la saga della PIOVRA… Avrà fatto sicuramente un’overdose! L’immagine di questa canzone sicuramente danneggia e danneggerà l’immagine tutta della nostra terra e soprattutto la nostra offerta turistica. Io non mi preoccuperei se rispecchiasse la realtà odierna, anzi metterei in evidenza come ho già fatto in precedenza. Ma non corrisponde alla realtà! E quel fricchettone di Pippo Baudo a gridare BRAVO! Non voglio rimarcare cose macinate e rimacinate sulla mafia. Ma cari insegnanti vi sembra opportuno dare impasto questa realtà virtuale della Sicilia ai bambini? Loro faranno subito un paragone con la vita di tutti i giorni: si chineranno la testa per le pallottole volanti, parleranno a bassa voce, spegneranno la luce perché la mafia li può colpire… Sappiamo bene che questa non è la vita di tutti i giorni; allora i nostri bambini distingueranno le verità della scuola con le verità della vita. Il risultato è semplicemente alienante, lo stesso di quando io cantavo Il Piave mormorò non passa lo straniero… oppure de-l’elmo di Scipio si è cinta la testa (…) siam pronti alla morte… A mio avviso, le istituzioni lo Stato si deve sentire, avvertire in maniera reale e non alienante. La LEGALITA’ non si insegna alle scuole si deve avvertire, vivere ogni giorno. Altro che parlamenti della legalità, e scorci di babbaluci e vari mestieranti della LEGALITA’. Individui, strani, messi sul podio a tenere lezioni di legalità a tutti, per mestiere. Nessuno obietta, nessuno critica, silenzio assoluto per paura di essere etichettato come mafioso. Anche questo silenzio è omertà!
Venerdì 1 giugno sul Giornale di Sicilia a pagina 5 ho letto con mezzo piacere che il Tribunale di Milano ha condannato la casa editrice Principato a risarcire cinquantamila euro alla Regione Sicilia e anche l’inibizione “dell’ulteriore ristampa del libro con i passi riguardanti la Sicilia”. Il libro in questione è di geografia adottato nelle scuole pubbliche GEO ITALIA le frasi infamanti: La Sicilia è in testa alle regioni da evitare perché la criminalità organizzata soffoca la società. (…)le periferie diventate inferni umani(…) la Sicilia è una regione autonoma con ampi poteri che riceve dallo Stato più di quanto produce. Nel 2003 l’allora assessore ai beni Culturali della Sicilia Granata ha interdetto l’uso del libro. La Casa editrice Principato gli ha fatto causa, sicuramente avrà pensato che le loro erano certezze da non potere smentire, come quelle di Fabrizio Moro che la scuola ha adottato dal festival di Sanremo. Per fortuna la Legge ha smentito questa infamia che continua alle spese di un Popolo che vuole vincere la rassegnazione di una continua colonizzazione e mortificazione identitaria.
Scusatemi gli errori. (continua…) |
21/06/2007 20:47:35
-
alphonsedoria |
17 GIUGNO 1945
IL GIORNO DELLA MEMORIA
IL GIORNO DELL’ONORE
IL GIORNO DEI CADUTI DELL’EVIS!
Mi trovo vicino con tutto me stesso ai fratelli indipendentisti TUTTI che celebrano questa giornata, grazie a gli inviti del M.I.S. e a quelli del F.N.S. ci sarei stato sicuramente se non fosse per il mio lavoro notturno di operaio che non mi permette di spostarmi così tanto. Mi qualifico politicamente come indipendentista sicilianista, forse con presunzione, ma sicuramente con orgoglio e piena coscienza del significato di questo binomio. Opero continuamente e attivamente nella mia comunità per la Sicilia, non impongo nessuno, anche perché non potrei, ma non voglio a priori, le mie concezioni politiche, però li manifesto volontariamente. Pertanto quando capita che un fratello sicilianista, a maggior ragione indipendentista, mi viene a fare visita a Siculiana, non solo gli apro le porte della mia casa ma anche quelle del mio cuore. Questo mio comportamento può non piacere a qualcuno e magari frainteso però siamo così pochi ed in via di estinzione che non mi pongo nessun condizionamento mentale. Mi dispiace per qualcuno che crede di montare la tigre sicilianista, come il Movimento Autonomista di Lombardo, non riesco a vedere con positività, forse perché parla molto romano, italianesco, per essere compreso da me. Ritorniamo a quel 17 giugno 1945, chi c’era dietro la casa cantoniera? Uomini della brigata partigiana di Parri? L’Italia fa ancora buio su questa strage di stato, ma noi Siciliani ne parliamo così chiaramente, o ricordiamo ancora ammutoliti pieni di paura? Io nelle mie preghiere di ogni giorno ricordo sempre i nomi dei caduti: Carmelo Rosano, Antonio Canepa, Giuseppe Lo Giudice, e tutte le Vittime Siciliane, e non solo il 17 giugno di ogni anno. Ma ogni 17 giugno avrei avuto il grande piacere di condividere queste mie preghiere e questo mio ricordo con tutti i Fratelli di Sicilia, pertanto ritenetemi presente. Vogliamo parlare del 60° anniversario dell’ARS o è meglio calare un velo pietoso? Della presenza di Giorgio Napoletano in Sicilia, Presidente della Repubblica Italiana e di tutta la stampa nazionale e di tutti i telegiornali nazionali che hanno taciuto questa notizia, mentre quando Napoletano va a cesso ne danno ampia notizia tute le reti? Perché questo silenzio? Solo a livello regionale, non fuori i confini, perché? Forse perché siamo una colonia e l’Autonomia conquista con il sangue dei nostri Martiri dell’Evis, è diventato lo strumento di colonizzazione? Covo di ascari traditori del Popolo Siciliano, che non fanno niente tranne che i fatti propri! Se in Sicilia c’è la disoccupazione, se in Sicilia c’è la mafia, la responsabilità è solo politica, la vostra politica Signor Presidente d’Italia! La vostra politica, cari romani, cari italiani, finalmente è fallita tuta senza distinzione di colore, questo è pericoloso per la democrazia, ma almeno prendetene atto!
ANTUDU!
Jsamu a testa
Fratuzzi me!
Rapemu u cori,
Fratuzzi me
C’orgogliu e cu anuri!
17 GIUGNO 1945 PENZA (SECONDA PARTE) 17/06/2007 13 1
Con il massimo rispetto per i Caduti.. sempre. Lo trovo fracamente un poco agiografico. Ma se la Storia ci è Magistra Vitae, come dicevo prima a fantasma, il cuore fa perdonare ogni cecità.. Le mi per prime, tanto epr dire! ;-) Care cose! Andrea
scritto da Andrea Emiliani |
09/07/2007 22:31:44
-
au |
lo volete capire che la ditta ROGA del signor Gagliano paga i dipendenti la metà di quello che c'è in busta paga? Questo gli fa firmare tutto ognio mese e poi la metà se la intasca lui.... Bell'inprenditore!!!!!! |
12/07/2007 19:27:24
-
sid vicious |
disarma lo stato arma la mente...ANARCHIA |
12/07/2007 19:30:36
-
carrettino |
per nn parlare del carrettino ke paga 30 euro dopo 12 ore di lavoro tra l altro in nerooo ke skifooooo...i mittissi na bumma ne stu paisi di merda |
09/09/2007 10:38:32
-
x Walter CT |
Se per "paese di pecorari" ti riferivi a Gela, è evidente che il primo pecoraro sei tu. |
01/04/2008 10:52:35
-
dio mio... |
qualcuno mi spiega che cosa perde di grande enna???
i mosaici?? con tutte le cause giudfiziare che c'ha dietro le spalle non so se ne vale la penna...o nessuno si ricorda la causa della turista tedesca che si ruppe un piede per colpa dell'incuranza dei padroni di quella porcheria li?? |
20/11/2008 22:41:45
-
Daniele da Busto Arsizio |
Cari lettori il malcontento dei comuni grossi delle provincie porta alla dissociazione dal propio capoluogo visto che enna e stata stitica per Piazzarmerina e Agrigento per Licata e caltanissetta per Gela e l'interland Butera Niscemi ecc. adesso bisogna fare i conti con il presente e se andra a buon fine si vedranno i buoni risultati che queste comunità avranno |
|
|
|