Home Page
EnnaOnLine

| HOME PAGE ENNAONLINE | contattaci | mappa del sito



Vai a "L'Ora Siciliana", giornale di cultura, politica, storia (e controstoria) di Sicilia








PRIMO MAGGIO 2009
UNA SICILIA PRODUTTIVA CHE ASSICURI OCCUPAZIONE
Giuseppe Scianò

PRIMO MAGGIO 2009

I LAVORATORI SICILIANI, STANCHI DELL'IMMOBILISMO E DELLE STRUMENTALIZZAZIONI, VOGLIONO UNA SICILIA PRODUTTIVA CHE ASSICURI OCCUPAZIONE BENESSERE E PRODUTTIVITÀ



Enna, 1 maggio 2009 - Ogni volta che in Sicilia si celebra la ricorrenza della festa del primo maggio, non si può fare a meno di tornare con la mente e con il cuore all'infame strage di Portella delle Ginestre, per le cui vittime non si è ancora fatta piena giustizia. E forse neppure si è arrivati a un'adeguata, approfondita, oggettiva, disamina dell'ambiente umano e politico esistente in Sicilia in quel mese di maggio del 1947.

Né si è fatto un nuovo ulteriore studio, a trecentosessanta gradi, del drammatico e turbolento contesto internazionale di quel dopoguerra e delle ripercussioni che questo potrebbe avere avuto in Sicilia, in Italia, in Europa e nel mondo. Certo è che mafia e banditismo la fecero da padroni. Si sono fatte prevalere, intanto, numerose, e più o meno rispettabili, pregiudiziali ideologiche e partitiche su quelli che potrebbero essere stati, o che potrebbero ancora esserlo, interessanti e utili elementi nuovi di valutazione.

Rinnovare la solidarietà alle vittime e alle loro famiglie, da solo, non basta. Occorre tutta la verità per una avere una piena giustizia. Occorre continuare le ricerche per accertare responsabilità, complicità e i nomi dei mandanti e degli esecutori, anche al lume delle recentissime notizie acquisite negli archivi del presidente americano Truman.

La ricorrenza della festa del primo maggio è però anche un'irrinunciabile occasione per rivendicare il diritto alla speranza e per rinnovare la proposta importante e sentita da indirizzare al governo siciliano, alle istituzioni a ogni livello, agli imprenditori, agli operatori economici e ai sindacati. Quella cioè di adottare finalmente una specifica strategia siciliana per l'economia che crei, qui, in Sicilia, occasioni di lavoro, di produttività, di occupazione.

La Sicilia peraltro fino a oggi ha messo in moto un millesimo appena delle proprie infinite potenzialità. E, in questo immobilismo paludoso, i giovani e i non giovani siciliani, soprattutto i cervelli e i lavoratori specializzati hanno ripreso la via dell'emigrazione. Di tutto questo caos i lavoratori sono i primi a essere stanchi. E sono pure stanchi di ogni forma di strumentalizzazione.

Bisogna riproporre con forza l'esigenza che venga istituita, con la massima celerità, la misura sociale dell'Assegno Minimo Vitale per i non occupati, per i disoccupati e per le famiglie disagiate. Una iniziativa, già sperimentata con successo in America e in non pochi paesi europei, che consentirebbe alle persone in condizioni di disagio economico o occupazionale di avere un aiuto essenziale per superare la crisi in atto. Si darebbe altresì, di riflesso, un po' di provvidenziale ossigeno a tante piccole imprese e ai tanti commercianti che operano sul territorio siciliano. E che assicurano, a loro volta, posti di lavoro e produttività.

Non va trascurata infine l'ipotesi della applicazione integrale dello Statuto di Autonomia Siciliana che svilupperebbe nuove piste di sviluppo economico. E che restituirebbe al Popolo Siciliano la fiducia nella certezza del diritto e nel rispetto dei patti e della legalità.

Giuseppe Scianò - Segretario Fronte Nazionale Siciliano ”Sicilia Indipendente“




Articoli correlati o simili

15/05/2013 - Anniversario dell'Autonomia Siciliana
12/10/2009 - FRATELLI D’ITALIA? Macché, nemmeno nostri fratellastri sono!
08/02/2009 - Eluana deve vivere, sbaglia Napolitano
16/04/2008 - LA FINOCCHIARO, BOCCIATA, SCEGLIE LA TOSCANA
17/01/2008 - L'FNS di Enna ha commemorato Andrea Finocchiaro Aprile
17/01/2008 - Quando una sparuta minoranza sinistroide boccia la democrazia
13/01/2008 - LA SICILIA NON VUOLE LA MUNNIZZA ITALIANA
16/11/2007 - Gli Indipendentisti di Enna e il petrolio: altro che ricchezza!
26/10/2007 - INIZIA DA ENNA LA VERA RIVOLUZIONE CULTURALE SICILIANA

Articolo inserito domenica 3 maggio 2009 alle 0.01
I commenti a quest'articolo (1)
13/05/2009 13:20:44 - Anonimo
Salve a tutti. Vorrei portare a conoscenza i lettori di un fenomeno di malcostume che è ormai consolidato in provincia. Come tutti sapete sul territorio operanbo diverse associazioni di volontariato, senza scopo di lucro che svolgono i più svariati compiti, anche delicati e di responsabilità, con molti volontari. A molti di questi ragazzi viene offerto al momento dell' adesione una sorta di "rimborso spese" che può variare tra i 200 e i 400€ mensili, corrisposti ogni tot di mesi, a seconda della disponibilità finanziaria dell' associazione; capirete che con la fame di lavoro che c'è, molte persone accettano di svolgere questo "pseudolavoro" solo per questo rimborso, per chi è disoccupato non c'è il tempo di fare il volontario, mentre ci si accontente anche di ciò che resta dei 400€ detratte spese di benzina, pranzo ecc. Purtroppo i rimborsi non arrivano mai, i ragazzi lavorano fino a 12 ore al giorno, rendendosi disponibili anche i giorni di festa e la notte e l' associazione risponde sempre che i soldi arriveranno, che li pagheranno e che c'è da stare tranquilli, si parla di poche centinaia di euro x diversi mesi, che a un ragazzo di 20 anni potrebbero servire x pagarsi gli studi. Non appena si perde un po la pazienza e si cerca di ottenere ciò che è stato promesso, magari con l' aiuto di un legale, questi signori tirano fuori l' iscrizione, dove è scritto chiaramente che il volontario opera gratuitamente, quindi non spetta nulla, anzi, se si va avanti si rischia pure di pagare spese legali. Insomma, hanno il sedere coperto. Intanto i soldi degli appalti e convenzioni l' associazione li prende, e anche abbondanti, soldi che dovrebbero in parte servire per i rimborsi spese dei volontari. Che fine fanno questi soldi? Perchè non dire al volontario a priori che non riceverà nulla? Perche non andrebbe! Perchè non lavorerebbe 12 ore la domenica! Quindi ecco trovato il modo: promettere un pò di soldi, che non verranno mai dati e in caso di richiesta sbatterti sotto il naso l' iscrizione. Qualcuno riceve qualche piccola somma in acconto, ovviamente senza ricevuta in modo tale che in futuro non si possa dire che già ha avuto qualcosa, ammettendo così che effettivamente qualcosa era stata promessa. E qualcuno i soldi li incassa, enti pubblici e privati pagano le convenzioni, i ragazzi lavorano tutto il giorno, e qualcuno ci mangia. Sono in tanti i poveri disoccupati che hanno subito questa specie di truffa. Ragazzi non accettate nessun tipo di servizio del genere, a meno che ovviamente non siate animati da vero spirito nobile di volontariato, perchè i pochi soldi che vi promettono se li pappano loro. Fanno schifo! e Fanno pena! Truffare in un settore così delicato è una cosa abbietta. Continuerò a scrivere su questo, anche da altre parti, mi piacerebbe che un giorno qualcuno facesse realmente chiarezza! Saluti. Anonimo (x necessità) ps: su qualcuno ha qualcosa da dire lp posti.