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ENNA, L'EX 007 MAROCCHINO RESTA IN CARCERE
Il Gip convalida il fermo per i furti a Enna e Calascibetta
Angelo Severino
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Enna, 17 feb. - Il marocchino Slimane Ahmamou, l'ex agente segreto del Marocco bloccato all'alba di venerdì nelle campagne di Calascibetta da una pattuglia della polizia, resta in carcere. Il Gip presso il tribunale di Enna, Davide Salvucci, su proposta del pubblico ministero Marcello Cozzolino, ha ritenuto validi gli elementi per convalidare lo stato di fermo di polizia giudiziaria del presunto autore dei tantissimi furti in appartamenti verificatisi a Enna Bassa, Villarosa e Calascibetta.
L'uomo sembra che arrivasse a Enna intorno alle ore 20 con il treno proveniente da Agrigento e che per tutta la notte andasse razziando nelle abitazioni, a volte narcotizzando le sue vittime, per poi riprendere il treno delle ore 7,15 che lo riportava a Canicattì. Ma venerdì notte è stato intercettato dagli agenti della squadra mobile ennese, diretti da Tito Cicero, che avevano già da tempo avviato un servizio di controllo del territorio per contrastare il diffondersi dei furti nelle abitazioni. In particolare, si stava rincorrendo la pista investigativa che conduceva proprio a Slimane Ahmamou.
La polizia scientifica sta adesso confrontando le impronte rinvenute in alcune case svaligiate con quelle del marocchino, conosciuto dalle Questure di Caltanissetta e Agrigento come lo "007 dal passo di velluto" perché la sua principale caratteristica è l'abilità nel riuscire a penetrare di notte all'interno degli appartamenti, portando via oggetti preziosi senza svegliare i proprietari che non si accorgono del furto fino al giorno successivo.
Si sta ricercando anche lo zainetto con il quale l'uomo era stato avvistato nei giorni scorsi e che probabilmente avrà nascosto o buttato via durante l'inseguimento dell'altra notte. Nello zaino, secondo gli investigatori, ci potrebbero infatti essere oggetti preziosi sottratti dalle abitazioni. C'è da dire che nell'abitazione di Canicattì, dove Slimane Ahmamou risiede, non sarebbero stati altresì rinvenuti oggetti utili per le indagini in corso.
Tuttavia, sarebbe stato rintracciato e denunciato il possessore di un telefonino che era stato rubato ultimamente a Enna in contrada Baronessa. A ritroso, gli investigatori avrebbero scoperto che a vendere per primo il cellulare sarebbe stato proprio l'ex agente segreto marocchino. Anche se in quest'ultime ore non si sarebbero verificati altri furti in appartamenti, le forze dell'ordine non hanno abbassato la guardia.
Angelo Severino
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Articolo inserito
martedì 17 febbraio 2004
alle
17.31
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