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AUTO RUBATA, RICICLARLA E' STATO FACILE
Denunciato titolare di un Istituto di vigilanza perché in possesso di auto sospetta
Angelo Severino
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Come far circolare autovetture "taroccate" senza suscitare alcun indizio e preservarle anche da eventuali controlli su strada? Semplice, basta intestarla a qualcuno o a qualche società al disopra di ogni sospetto. Da indiscrezioni trapelate da ambienti giudiziari si è venuti a conoscenza che, a conclusione di un'intensa attività investigativa, gli agenti della Digos della Questura di Enna hanno denunciato alla Procura della Repubblica del capoluogo ennese il titolare di un Istituto di vigilanza privata per essersi reso responsabile di avere alterato, secondo quanto avrebbero determinato le indagini degli uomini diretti dalla dott.ssa Recca, i dati identificativi di un'autovettura rubata e di aver applicato successivamente su di essa insegne della sua attività di vigilanza.
Dagli uffici della Questura di Enna non si hanno né conferme né smentite, volendo mantenere così il massimo riservo sulla vicenda e sull'Istituto di vigilanza privata coinvolto, che sembrerebbe non avere la sua sede nel capoluogo ma in un paese della provincia. L'auto falsificata risulterebbe in atto essere stata sequestrata e, secondo fonti non ufficiali ma ritenute attendibili, sembrerebbe che all'interno del parco macchine dell'Istituto ci fossero altre vetture di sospetta provenienza illecita. La Digos avrebbe svolto le indagini in collaborazione con la sezione della Polizia Stradale e con la squadra della Polizia Amministrativa e non sarebbe forse mai arrivata a conoscenza dell'esistenza di questa disonesta situazione se non fosse stato, probabilmente, che qualcuno avesse "spifferato" il fatto alle forze dell'ordine.
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Articolo inserito
mercoledì 11 settembre 2002
alle
19.50
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